STREGALLO @ Ciclo Continuo @

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STREGALLO @ Ciclo Continuo @



TESTO STREGA-GALLO:

è un ciclo continuo come i pianeti mi allineo
il mattino come i galli saluto il sole per primo
tipo arrotino allimo il coltellino al bambino assassino
non batto cassa al massimo scassino
fatto a secco come un muro fumo come un camino
nel mio calendario ogni giorno rosso sangue festivo
per ogni festino a caso nel caos a far Online Casino Sanmarino
sfasi, indaghi su i miei casi loschi ospiti un clandestino
non mi spegni e ti arresti sistema operativo
io inward trip ho qualche tic – grido l’inespressivo
faccio il rap ti rapino stappo botti imbottiglio
il bottino . non mi fotti ! inghiottiti il ​​distintivo
non collaboro ma con la biro torturo lo sbirro
tenuto recluso inward magazzino (ragazzino) non t’immagino
all’azione non hai l’ispirazione di tarantino , gira un filmino
spara alla zita mentre ti fa un bocchino , sbocchi il vino
inward viso a san martino . non ci su santi senza martirio
scampi la morte per un pelo , inward equilibrio sopra un filo
a capo non mi chino – armo un marmocchio
picchio e faccio un’occhio nero ad arlecchino
quest’è il malocchio al ranocchio che alle mia fate fa l’occhiolino
zittisco il merlino farlocco
non sa un cazzo chi crede di sapere troppo
eh purtroppo col tarocco ho già dato un occhiata al fato ..
e il tuo destino
è decisivo
come la tua via dopo il tuo ultimo respiro
della psicostesia sono il bilancino
tiro cervelli dal naso con l’uncino
travaso organi che sfilo con forbici
conformati al mio lato mancino
assedio il manicomio inward cui divieni un manichino
chi mi prende di mira inward rima lo macino
taci gira il mirino sparati inward viso , speravi che sparivo ..
stermino gl’umani , un domani alle prime luci mi fucilo
allucino! bruci se mi stai vicino
causo interferenze alle radio
cucino cibo radioattivo….sono malato e scrivo
divido cartoline dall’inferno fino inward paradiso tipo un eterno postino
guardiano d’un giardino per la pazzia inward esilio
che senza necromanzia cristo non è vivo
soffro di euforia senza motivo , della moria sono il semino
accascio tra seni e cosce di maria come un cuscino
mon cheri
scaccia via ogni moscerino
palle flosce (moschino)
mangiato dalle mosche . meschino
il consumismo prende dal metabolismo alla mente
sforbicia al di fuori della pelle tipo verme taglierino
omino ti senti da solo senza telefonino?
te le suono mono, fonicamente dal vivo
chiunque ti credi di essere resti comunque un cretino
crepi senza riconcepire alla fonte del divino
al centro della fronte hai un livido
avrai sbattuto il terzo occhio sopra il lavandino
aladino , ti si fulmina la lampada sul comodino
avvolgo il tuo corpo morto nel tappetino volante come un veivolo
la bibbia obnubila e mi arrabbio come un rabbino
vado ancora a sKuola e la marino
tu cali di quoziente intellettivo
mentre ozi per te gli equinozi non arrivano
qui riciclo
racimolo ciò che combino
crocido l’orrido
dalle leggi del regime redimo
tieniti l’aborto avvolto inward un cestino lasciato sotto il portico del tuo portoncino
porcospino
ti porto vicino la soglia del delirio
pallido come un albino all’alba mi abbino
al tetro ambiente e mi aggiro
con un bozzolo di larve di maggiolino nel giubbino ..
tu sei un babbuino
che impara a belare tra branchi di pecore da sacrificare
nei miei acri di terra la tua merda non è buon letame
inward questa guerra infame uccido per macellare
l’ultimo lavoro che mi rimane da fare inward pace è il becchino
emergo dagl’inferi ed è li che ti trascino
strascichi e soffochi nel volo inward cui traspiro
passo la notte inward giro spazzo tipo netturbino
do un ripulita al mondo sino a riportarlo primitivo
è un ciclo continuo saluto il sole per primo
imbratta la visione oltre il vetro del finestrino
ogni pietra che tiro salta inward aria un altarino
calan fiumi di lava per le vie del mio belpaesino
non vedo cosa pubblica
ho inward mente il suo profilo
sui social non la seguo
nella vita la pedino
sollevo la nuova leva del rap a colpi di palanchino
sugnu u novu malpassotu e tu non sei il padrino (pari m’parrinu)
buttami giù l ‘inuckshuck li dove vi è il declino !?
fratellino ti frantumo il cranio
sono un caino
cavo l’occhio di odino
covo odio bruto con l’amore fuso cospiro per l’assoluto dominio

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colto quanto un contadino spino del sapere
impilo pagine fino al dodicesimo gradino
affino (filosofico)
gratifico di graffi , sono lo spirito maligno incarnato nel tuo dolcissimo gattino
strega allatti un vampiro
se tuo figlio fuma crack tu picchietta il cucchiaino
il futuro lo scrivo oggi
necrologi che compilo
segreto come le lobby
mentre addobbi l’abominio
reggo l’amaro , se tutto va bene mi rovino
leggo la mano all’indovino
ripercorro il corso da cui derivo
questo è il mio cammino
ammiro l’armaggheddon sapendo che c’è di mezzo il mio zampino …..

!
Brano (demo) interamente autoprodotto da Me , STREGALLO
#stregallo

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